Contratti per e-Commerce
Consulenza legale per redazione e gestione di contratti di per eCommerce e informaticiA cura dell'avvocato Nicola ferrante
Raccoglie le ultime notizie e gli articoli di attualità sul contratto di e-commerce e sui siti di commercio elettronico
Il Garante della Privacy ha emanato le nuove regole per le attività promozionali e combattere il marketing selvaggio, “Le Linee guida in materia di attività promozionale e contrasto allo spam” (G.U. n. 174 del 26 luglio 2013). L’intervento definisce un primo quadro unitario di misure e accorgimenti utili sia alle imprese sia a quanti desiderano difendersi dalla pubblicità.
Una particolare attenzione è stata posta dall’Autorità sulle nuove frontiere dello spamming – come quello diffuso sui social network (il cosiddetto social spam) o tramite alcune pratiche di «marketing virale» o «marketing mirato» – che possono comportare modalità sempre più insidiose e invasive della sfera personale degli interessati.
- Tra dieci anni il 50% dei responsabili acquisti che utilizzano Internet comprerà online diverse categorie di prodotti di largo consumo, il 10% l’intera spesa;
- Un quarto dei responsabili acquisti che utilizzano il web è interessato a comprare online beni di largo consumo;
- Risparmio di tempo, benefit di tipo economico e varietà di assortimento sono i principali driver di scelta.
UPA e Google presentano oggi i risultati di un’indagine commissionata a GfK Eurisko per fotografare lo stato attuale dell’e-commerce in Italia, con un focus sul settore del largo consumo e monitorare le sue potenzialità di sviluppo.
Come mostrano diversi studi, l’e-commerce di prodotti e servizi mostra trend di crescita molto significativi nel nostro Paese, tanto da riguardare ormai oltre 13 milioni di persone .
I risultati della ricerca UPA-Google rivelano prospettive di sviluppo altrettanto interessanti anche per il settore del largo consumo: se oggi circa 400 mila persone sono solite acquistare prodotti di largo consumo online, più di un quarto dei responsabili acquisti che utilizzano Internet è interessato a comprare beni di largo consumo sul web, pari a circa 2,7 milioni di persone.
Un dato inedito emerso dalla ricerca riguarda, inoltre, l’“operatore” preferito per acquistare online prodotti di largo consumo dove troviamo, pressochè in pari quota, sia la catena di supermercati/negozi (75%), sia la grande azienda/marca (69%).
Offerte spacciate per gratuite ma che gratuite non sono, pubblicità per prodotti che non possono essere venduti, sollecitazioni all’acquisto dirette ai minori: si tratta di pratiche commerciali scorrette di cui si avvalgono, spesso, i commercianti online o i ‘telemarketer’, quelli cioè che telefonano a casa per vendere il loro prodotti.
nterventi che faranno leva su più direttrici: uso più intensivo delle indagini a tappeto (“sweeps”); scambi di buone prassi tra gli Stati membri per l’applicazione più efficace delle norme già in vigore; elaborazione di indicatori del rispetto delle norme, per identificare carenze e punti deboli; organizzazione di seminari tematici periodici tra autorità nazionali di formazioni per tali autorità e per i magistrati.
Secondo i dati Ue, acquistando online si ha una scelta di prodotti 16 volte più ampia, ma il 60% dei consumatori non approfitta di questa possibilità, anche per via della percezione di una scarsa sicurezza degli acquisti effettuati via internet magari da un paese estero.
Nel 2010 quattro consumatori online su cinque hanno usato un sito di confronto dei prezzi, ma non sempre questi strumenti – seppur utili in un’ottica di rafforzamento della fiducia nell’eShopping – forniscono informazioni complete e trasparenti.
Un danno, quindi, per i consumatori oltre che per le aziende ‘oneste’ e per lo sviluppo del mercato unico: secondo il Commissario Ue alla Giustizia, Viviane Reding, infatti, “la mancanza di fiducia dei consumatori negli acquisti oltrefrontiera è segno che non stiamo ancora sfruttando appieno il potenziale del mercato unico”.